La Righi srl, le cui radici affondano nell' erbazzone reggiano, è tornata a casa. Dopo cinque anno di permanenza in mani straniere (nel 2005 era stata acquistata dalla multinazionale olandese Royal Wessanen) è stata riacquistata dal management con l'aiuto di due banche locali.
Il gruppo nord europeo nello scorso aprile ha scelto di uscire dal settore dei surgelati: immediato «l'appetito» di dimostrato da alcuni concorrenti italiani e stranieri, ma lo slancio e l'interessamento degli uomini che erano alla guida dell'azienda di via Monti Urali hanno avuto la meglio.
Così, dal 1°gennaio di quest'anno la Righi è nuovamente guidata dal gruppo degli ex manager che, proprio ieri, hanno ufficializzato l'operazione alle maestranze (circa 40 dipendenti) garantendo la continuità del lavoro e la rinnovata matrice reggiana.
A presiedere il nuovo cda sarà Marco Barbieri che è in azienda dal 1995 e conserva la direzione commerciale e marketing svolte sino ad ora. Al suo fianco, come vicepresidente e amministratore delegato, Andrea Melioli che metterà a frutto le esperienze maturate in Barilla Fiorucci e Greci. In consiglio siederà anche Mirco Zucca che curato gli aspetti finanziari dell'operazione che ha avuto come advisor la Global Strategy, la Bocg come consulenti fiscali e lo studio Ricci come consulente legale.
«Intendiamo recuperare - spiega Barbieri - la matrice originale e lo spirito di intraprendenza reggiana. E alla nostra città saremo più vicini con il recupero di tipiche ricette nostrane ma anche con progetti in ambito sociale sportivo».
«Un fatto culturale che sarà accompagnata da uno slancio innovativo - aggiunge Melioli - destinato a materializzarsi nei prossimi mesi con iniziative rivolge non solo all'ambito locale”. “Lodevole - conclude Zucca - il sostegno ricevuto dalla Bper e dalla Banca di credito cooperativo di Cavola e Sassuolo».